IL PARCO DELLA REGGIA DI CASERTA

Condividi su
Nel precedente articolo abbiamo fatto un viaggio tra le sontuose sale del Palazzo Reale, in questo articolo vi farò scoprire le meraviglie dell’immenso Parco annesso all’edificio.
Fornisco alcuni dati tecnici: il Parco misura 3 kilometri di lunghezza, sviluppandosi su una superficie di ben cento ettari riuscendo  magnificamente a reggere il confronto con la Reggia di Versailles.
Anche qui, come per l’interno della Reggia, l’atmosfera che si respira è quella di un mondo fiabesco, in quanto, a mio parere, c’è una maestosa combinazione di natura e arte.
Iniziamo la nostra visita: dall’atrio accediamo al Parco Reale seguendo il grande viale centrale la prima fontana che incontriamo è la FONTANA MARGHERITA di forma circolare, detta anche “fontana del Canesto” e rappresenta uno snodo da cui partono i diversi viali laterali che portano nel bosco.
Continuando costeggiamo la grande Peschiera, lunga 475,20 metri, che assunse effettivamente la funzione di vivaio ittico per fornire di pesce le cucine reali.
Arriviamo alla FONTANA DEI DELFINI che fu costruita da Carlo Vanvitelli con lo scopo di immettere il flusso dell’acqua nella grande Peschiera, che ho citato sopra, tenendo conto del dislivello del terreno. Questa fontana presenta tre enormi delfini sugli scogli dalle cui bocche si riversano tre getti d’acqua che alimentano, appunto, la Peschiera.
Proseguendo si arriva alla FONTANA DI EOLO che presenta molti scogli su cui si poggiano numerosissime statue e ai cui piedi vi è la Grotta dei Venti, le statue degli schiavi poste sulle balaustre sono una sorta di omaggio agli schiavi che effettivamente lavorarono per la realizzazione di questo grande capolavoro.
Da questa si arriva alla FONTANA DI CERERE nella cui parte superiore si formano sette piccole cascate. Al centro una statua di Cerere che mostra un medaglione con la Trinacria e intorno ninfe e draghi.
Tra quest’ultima e la prossima fontana troviamo una serie di cascatelle, che ho citato sopra, per dare movimento  a tutta l’architettura delle fontane.
Arriviamo alla  FONTANA DI VENERE e ci imbattiamo in un gruppo scultoreo rappresentante Venere che cerca di dissuadere Adone dall’andare a caccia perché sa che incontrerà la morte e intorno ninfe, putti e animali ad animare la scena.
Da qui giungiamo alla fine di questo lungo percorso tra cascate e fontane che si chiude con il grande gruppo scultoreo rappresentante  Diana e Atteone: Diana è in procinto di fare il bagno, circondata dalle ninfe, ma sorprende Atteone che aveva osato guardarla e per questo viene  punito e trasformato in cervo. A mio avviso questa fontana è il capolavoro più bello perché rende proprio l’idea della drammaticità che pervade tutta la scena e vale la pena ammirala dal vivo.
Altro straordinario scenario si può ammirare nel cosiddetto “giardino inglese” che fa parte del Parco, voluto dalla stessa regina per seguire la moda del tempo dove erano in voga questi giardini adornati da numerose piante esotiche.
Qui due opere sono degne di nota:
 il bagno di Venere:  una sorta di vasca immersa nel verde al cui bordo possiamo ammirare la statua di Venere seduta su una specie di scoglio.
Il lago dei cigni: un laghetto circondato dalla vegetazione che contribuisce a dare  un’atmosfera ancora più incantata all’intero giardino.
INFORMAZIONE UTILE SUL PARCO DELLA REGGIA:  A partire dagli inizi del 2000, per promuovere e far conoscere ulteriormente questo Parco, sono stati realizzati i cosiddetti “percorsi di luce”, ovvero delle visite guidate serali attraverso il Parco e il giardino inglese, in un gioco di luci e musiche che contribuiscono ad arricchirne l’atmosfera onirica.
Un piccolo aneddoto legato alla costruzione del Giardino Inglese:  fu voluto fortemente da Maria Carolina. Fu chiamato un botanico da Londra per esaudire il desiderio della Regina che solo dopo poco, svanito il capriccio, voleva addirittura licenziarlo, egli dovette infatti faticare molto per essere riassunto dal re. Il botanico avviò la coltivazione di piante esotiche facendole arrivare da ogni parte del mondo... (Questo episodio mi è stato suggerito da Carla B.)

Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.solocaserta.it/inforeggia.php  
 
NEL PROSSIMO ARTICOLO CONOSCEREMO UN IMPORTANTE CHIESA DELLA NOSTRA PROVINCIA TROPPO SPESSO DIMENTICATA: La Basilica Benedettina di Sant’Angelo in Formis.

Valeria Nerone

Condividi su

Seguici su
     

Blog protetto da licenza Creative Commons License

La copia è consentita previa citazione della fonte e con link verso http://www.solocaserta.it/