Nel precedente articolo abbiamo fatto una visita virtuale in un altro luogo incantato della nostra provincia, l’Anfiteatro di Santa Maria C. V. e, per rimanere nelle vicinanze, vi parlerò di un altro importante sito archeologico in cui si fondono storia, religione e culti antichi, ovvero: Il Mitreo.
Il Mitreo deve il suo nome al tipo di religiosità ellenistica, detta Mitraismo, che si diffuse in molte aree dell’impero romano finché non fu soppiantato dal Cristianesimo nel corso del IV sec.
Il Mitraismo era una religione formatasi dall’evoluzione di un antico culto iranico di cui conservò i caratteri di religione iniziatica e segreta, motivo per cui i “Mitrei”, come questo in questione, furono sempre ricavati da ambienti sotterranei.
Il Dio Mitra era la divinità a cui il culto era dedicato, identificato con il dio Sole.
Entriamo nel Mitreo: si accede ad esso attraverso una piccola porta, realizzata nel 1932 e , appena si entra, notiamo un bassorilievo riproducente l’affresco di Mitra autoctono, nonché un’iscrizione latina fatta collocare dal podestà avv. Pasquale Fratta in quanto quest’ultimo rivestì un ruolo importantissimo come finanziatore per la costruzione dell’atrio e delle scale di accesso.
Da qui si accede ad un area sotterranea a forma rettangolare con volta a botte, dipinta a stelle con punte cromatiche verdi e rossastre, mentre il pavimento è in cocciopesto, ovvero una pozzolana artificiale ottenuta dalla frantumazione di tegole o coppi.
Percorrendo la stanza, ai lati delle pareti si trovano delle vasche che servivano per i riti di purificazione e sulle quali sedevano gli iniziati e venivano appoggiati cibi e lucerne.
Alla destra del corridoio di quest’area c’è un piccolo canale, terminante in un pozzo, in cui si versava il sangue degli animali sacrificati.
A conferire ancora più fascino è la parete di fondo, interamente decorata con un affresco in cui è raffigurato proprio il dio Mitra nell’atto di uccidere il toro che sembra occupare l’intera scena e il cui corpo è ben accentuato grazie all’utilizzo accurato dei colori.
Mitra è raffigurato giovane e con un costume orientale, in quanto divinità di origine persiana, e con il volto in posizione frontale.
Quest’ultimo affresco è quello che sembra dominare nell’intero complesso e ci fornisce la chiave di lettura di questo luogo così misterioso e affascinante.
INFORMAZIONI UTILI SUL MITREO: si trova in via d’Angiò ed è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9:00 alle 18:00.
Il costo del biglietto è di 2,50 euro, ridotto (1,25) per tutti i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni, ingresso gratuito per i cittadini dell’U.E. al di sotto edi18 e al di sopra dei 65 anni. Per chi intende visitare l'anfiteatro la visita al mitreo è compresa nel costo del biglietto.
NEL PROSSIMO ARTICOLO PARLERO’ DI UN'ALTRA “PERLA”ARCHITETTONICA: La Porta delle due Torri in Capua.
Valeria Nerone
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